Carcinoma del Polmone

Trattamenti Adiuvanti alla Chirurgia

I trattamenti adiuvanti, somministrati dopo l’intervento chirurgico, sono fondamentali per ridurre il rischio di recidiva del carcinoma polmonare.

• Chemioterapia Adiuvante: la chemioterapia post-operatoria è raccomandata per i pazienti con tumori in stadio II e IIIA. Farmaci come il cisplatino, spesso in combinazione con altri agenti, hanno dimostrato di migliorare la sopravvivenza globale.
• Radioterapia Adiuvante: è utilizzata in casi selezionati, specialmente quando vi sono margini chirurgici positivi o coinvolgimento dei linfonodi. Tecniche avanzate come la radioterapia stereotassica (SBRT) permettono una somministrazione precisa delle radiazioni, minimizzando il danno ai tessuti circostanti.
• Immunoterapia Adiuvante: recenti studi hanno mostrato che l’immunoterapia, come gli inibitori del checkpoint immunitario (es. pembrolizumab, nivolumab), può essere efficace come trattamento adiuvante, migliorando la sopravvivenza libera da malattia in pazienti selezionati.

Caratterizzazione delle Neoplasie

La caratterizzazione molecolare e genetica delle neoplasie polmonari ha rivoluzionato l’approccio terapeutico, permettendo trattamenti più personalizzati.

• Profilazione Genomica: test molecolari sono ora standard per identificare mutazioni specifiche come EGFR, ALK, ROS1, BRAF e altre. Queste informazioni guidano la scelta delle terapie mirate, che sono più efficaci e meno tossiche rispetto alla chemioterapia tradizionale.
• Biomarcatori Predittivi: l’analisi dei biomarcatori, come il PD-L1, aiuta a identificare i pazienti che possono beneficiare dell’immunoterapia. La valutazione dell’espressione di PD-L1 sul tumore è cruciale per determinare l’idoneità all’uso di inibitori del checkpoint immunitario.

 Trattamento della Fase Avanzata

Per il carcinoma polmonare in stadio avanzato, le opzioni terapeutiche sono in rapida evoluzione.

Terapie Mirate: i pazienti con mutazioni specifiche beneficiano di terapie mirate come gli inibitori dell’EGFR (erlotinib, gefitinib, osimertinib), ALK (crizotinib, alectinib, lorlatinib),

Inibitori di ROS1 e BRAF: per i pazienti con mutazioni ROS1, farmaci come crizotinib e entrectinib sono efficaci. Per mutazioni BRAF, combinazioni di inibitori come dabrafenib e trametinib hanno mostrato risultati promettenti.

Immunoterapia: l’immunoterapia ha rivoluzionato il trattamento del carcinoma polmonare avanzato. Gli inibitori del checkpoint immunitario, come pembrolizumab, nivolumab e atezolizumab, sono utilizzati sia in monoterapia che in combinazione con la chemioterapia. Questi farmaci aiutano il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali, migliorando la sopravvivenza globale e la qualità della vita dei pazienti.

Chemioterapia: rimane un’opzione importante, specialmente per i pazienti che non presentano mutazioni targettabili o che non rispondono all’immunoterapia. I regimi standard includono farmaci come il carboplatino, il cisplatino, il paclitaxel e il pemetrexed. Recentemente, la combinazione di chemioterapia con immunoterapia ha mostrato risultati superiori rispetto alla chemioterapia da sola.

Radioterapia Palliativa: la radioterapia continua a svolgere un ruolo cruciale nel controllo dei sintomi nei pazienti con malattia avanzata. Tecniche come la radioterapia stereotassica corporea (SBRT) e la radioterapia a modulazione d’intensità (IMRT) permettono di trattare efficacemente le metastasi con precisione, alleviando il dolore e altri sintomi debilitanti.

Ulteriori Innovazioni e Prospettive Future

La ricerca sul carcinoma polmonare è dinamica e in continua evoluzione, con numerose innovazioni che stanno emergendo:

• Trattamenti Combinati. Studi clinici stanno esplorando l’efficacia di combinazioni di terapie mirate e immunoterapia, cercando di migliorare ulteriormente i risultati terapeutici.
• Terapie Cellulari. Le terapie cellulari, come le CAR-T cells, stanno iniziando a essere esplorate anche nel contesto del carcinoma polmonare, offrendo nuove speranze per i pazienti con malattia refrattaria.
• Nuovi Biomarcatori. La ricerca continua a identificare nuovi biomarcatori che possano predire la risposta ai trattamenti e guidare la personalizzazione delle terapie.
• Medicina di Precisione. L’integrazione dei dati genomici, proteomici e clinici sta portando a un approccio sempre più personalizzato nella gestione del carcinoma polmonare, migliorando la selezione dei trattamenti e riducendo gli effetti collaterali.

    Il trattamento del carcinoma polmonare ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, grazie alle innovazioni in ambito chirurgico, ai trattamenti adiuvanti, alla caratterizzazione molecolare e alle nuove terapie per la malattia avanzata. Questi progressi offrono nuove speranze e migliori prospettive per i pazienti, sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare e personalizzato nella gestione di questa complessa malattia. Rimaniamo impegnati a fornirvi le informazioni più aggiornate e a supportarvi nel vostro percorso di cura, con l’obiettivo di migliorare la vostra qualità della vita e le vostre prospettive di guarigione.

Già professore presso l’Università Vanvitelli di Napoli e Primario della Oncologia medica dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, laureato in Medicina e chirurgia presso l’Università Federico II di Napoli, è l’ideatore di Kerubin.