Mesotelioma Pleurico

Trattamenti Adiuvanti

I trattamenti adiuvanti, che vengono somministrati dopo la chirurgia, sono fondamentali per ridurre il rischio di recidiva e migliorare i risultati a lungo termine.

• Chemioterapia: la chemioterapia adiuvante è spesso utilizzata per uccidere eventuali cellule tumorali residue. I farmaci più comunemente usati includono il cisplatino e il pemetrexed. La combinazione di questi agenti ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita nei pazienti con mesotelioma pleurico.
• Radioterapia: la radioterapia adiuvante può essere utilizzata per trattare le aree dove il tumore è stato rimosso chirurgicamente. Le tecniche moderne, come la radioterapia a modulazione d’intensità (IMRT), permettono una somministrazione precisa delle radiazioni, minimizzando il danno ai tessuti sani.
• Terapie Multimodali: spesso, un approccio combinato che include chirurgia, chemioterapia e radioterapia è utilizzato per ottimizzare i risultati del trattamento. Questo approccio multimodale è personalizzato in base alle caratteristiche specifiche del tumore e alle condizioni del paziente.

Caratterizzazione Biologica

La comprensione delle caratteristiche biologiche e molecolari del mesotelioma pleurico è fondamentale per lo sviluppo di trattamenti personalizzati e più efficaci.

• Profilazione Genomica: l’analisi del DNA tumorale può identificare mutazioni specifiche e alterazioni genetiche che guidano la crescita del mesotelioma. Questo permette di identificare potenziali bersagli terapeutici e di selezionare i trattamenti più appropriati per ogni paziente.
• Biomarcatori: i biomarcatori, come i livelli di mesotelina, possono essere utilizzati per monitorare la risposta al trattamento e la progressione della malattia. La ricerca continua a identificare nuovi biomarcatori che possano fornire informazioni diagnostiche e prognostiche preziose.

Nuove Terapie per la Fase Avanzata

Per i pazienti con mesotelioma pleurico in fase avanzata, sono disponibili nuove terapie che stanno rivoluzionando l’approccio al trattamento.

Immunoterapia: l’immunoterapia utilizza il sistema immunitario del corpo per combattere il cancancro. Gli inibitori del checkpoint immunitario, come nivolumab e pembrolizumab, hanno mostrato risultati promettenti nel trattamento del mesotelioma pleurico avanzato. Questi farmaci aiutano a “riattivare” il sistema immunitario, permettendogli di riconoscere e attaccare le cellule tumorali.

Terapie mirate: le terapie mirate prendono di mira specifiche alterazioni genetiche o proteiche nelle cellule tumorali. Farmaci come il bevacizumab, che inibisce la formazione di nuovi vasi sanguigni necessari per la crescita tumorale, sono stati utilizzati in combinazione con la chemioterapia per migliorare i risultati nei pazienti con mesotelioma.

Terapie basate su RNA: le terapie che utilizzano RNA interferente (RNAi) o altre tecniche di manipolazione genetica stanno emergendo come potenziali trattamenti per il mesotelioma. Queste terapie possono bloccare l’espressione di geni chiave coinvolti nella crescita e nella sopravvivenza delle cellule tumorali.

Terapie cellulari e geniche: le terapie cellulari, come le CAR-T cells, e le terapie geniche, che mirano a correggere o alterare specifici geni tumorali, sono in fase di studio per il trattamento del mesotelioma. Questi approcci innovativi offrono nuove speranze per i pazienti con malattia refrattaria o recidivante.

Vaccini antitumorali: i vaccini antitumorali sono progettati per stimolare il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali. Studi clinici sono in corso per valutare l’efficacia di questi vaccini nel trattamento del mesotelioma pleurico.

Il mesotelioma pleurico è una malattia complessa e difficile da trattare, ma i recenti progressi nella chirurgia, nei trattamenti adiuvanti, nella caratterizzazione biologica e nelle nuove terapie per la fase avanzata stanno offrendo nuove speranze ai pazienti. Un approccio multidisciplinare e personalizzato, che combina diverse modalità di trattamento, è fondamentale per ottimizzare i risultati e migliorare la qualità della vita. Restiamo impegnati a fornire informazioni aggiornate e a supportarvi nel vostro percorso di cura, con l’obiettivo di offrire le migliori opportunità terapeutiche disponibili.

Già professore presso l’Università Vanvitelli di Napoli e Primario della Oncologia medica dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, laureato in Medicina e chirurgia presso l’Università Federico II di Napoli, è l’ideatore di Kerubin.