Kerubin per la prevenzione

PERCHE’ FARE PREVENZIONE?

   La prevenzione in ambito oncologico rappresenta un pilastro fondamentale nella lotta contro il cancro, non solo per le istituzioni sanitarie ma anche per i singoli cittadini e pazienti.

Questo approccio multifocale riveste un’importanza cruciale per molteplici motivi, che spaziano dalla riduzione del rischio di sviluppare la malattia alla diminuzione dell’impatto economico sui sistemi sanitari e le famiglie. 

Riduzione del rischio

   Innanzitutto, adottare misure preventive può significativamente abbassare la probabilità di insorgenza di vari tipi di tumore. Cambiamenti nello stile di vita, come una dieta ricca di frutta e verdura, regolare attività fisica, evitare il fumo e il consumo moderato di alcol, hanno un effetto diretto sulla riduzione del rischio. Inoltre, la protezione dalla sovraesposizione solare e la vaccinazione contro virus oncogeni come l’HPV contribuiscono ulteriormente alla prevenzione.

Diagnosi precoce

Gli interventi chirurgici, le terapie, l’utilizzo di dispositivi medici come cateteri, stomie o cannule causano la perdita dell’integrità fisica e le alterazioni dell’immagine corporea, generando risonanze psicologiche a carico dell’io corporeo connotata da sentimenti di diversità e deformità.

La diagnosi di cancro pone di fronte alla irreversibile nuova immagine corporea concreta e mentale con cui l’individuo dovrà fare i conti, con lo sconosciuto nuovo significato che dovrà dare e darsi come persona, come donna/uomo.

Le sfere legate alla femminilità/mascolinità ed alla sessualità possono essere soggette a dei drastici cambiamenti: parti del corpo, vengono intaccati dalla presenza e dalla rimozione del tumore rischiando quindi di mettere in crisi l’immagine sia mentale che corporea della persona, modulando il significato stesso, le aspettative, le consapevolezze, minando identità ed integrità stessa. Sia il cancro che il suo trattamento possono cambiare il modo in cui la persona guarda se stessa allo specchio. E forse, proprio inizialmente, sono proprio i cambiamenti del corpo a creare più angoscia.

Tra i cambiamenti fisici più comuni si riscontrano:

  • La perdita di capelli La perdita di un organo, o di una parte di esso
  • L’aumento di peso o l’eccessiva perdita di peso
  • Le cicatrici dovute agli interventi chirurgici
  • I rash cutanei, come conseguenza di terapie farmacologiche o radioterapiche
  • La necessità di una stomia (un’apertura chirurgica temporaneo o permanente che permette a rifiuti corporei, urine e feci di uscire dal corpo e venire raccolte in una sacca)
  • Affaticamento o perdita di energia, che portano alla rinuncia di attività che, prima della diagnosi, erano considerate piacevoli

La chirurgia ricostruttiva, protesi, parrucche e soluzioni cosmetiche, sebbene il più delle volte sono di fondamentale importanza perché aiutano ad affrontare più positivamente le modificazioni corporee. Il cambiamento dell’immagine di sé è una delle sfide più difficili per chi si ammala di cancro. Sentirsi a disagio o infelici per il proprio corpo è del tutto normale: è necessario del tempo per adattarsi ai cambiamenti del corpo. Ma occorre prenderne atto e costruire gradualmente una nuova immagine di sé. Si tende ad evitare di guardare le parti del corpo che hanno subito un cambiamento: una cicatrice, la perdita di un seno, una stomia. La mancata accettazione di sé può acutizzare sentimenti di inadeguatezza, paura del giudizio da parte del partner/familiari/amici. Ma solo familiarizzando con il cambiamento si può avviare il processo di accettazione

Riduzione dei costi sanitari

La prevenzione e la diagnosi precoce possono ridurre i costi associati alla cura del cancro. I trattamenti in fase avanzata sono generalmente più complessi e costosi. Investire in prevenzione significa quindi anche alleggerire il carico economico per i sistemi sanitari e per i pazienti, che possono affrontare notevoli spese mediche e perdite di reddito.

Miglioramento della qualità della vita

SINDROME PSICO NEOPLASTICA

La diagnosi di cancro può comportare uno shock da trauma, che dà vita ad una serie di reazioni che si configurano come una sindrome, definita “ SINDROME PSICO NEOPLASTICA”. Può presentarsi come una costellazione di sintomi psicopatologici la cui intensità dipende dall’interazione di diversi fattori: la personalità del paziente, le esperienze passate, l’età, le relazioni interpersonali presenti e passate, la presenza di un contesto sociale e familiare supportivo, la gravità e il tipo di tumore stesso. Si presenta dopo la diagnosi di cancro e abbraccia tutto il periodo della malattia. I sintomi psicopatologici maggiormente presenti sono: senso di paura e stress, ansia, depressione, alterazione immagine di sé e del corpo, aggressività, rabbia, ostilità, senso di colpa, di invidia, di ingiustizia e uso massiccio del meccanismo di difesa della negazione e rimozione. Depressione, ansia e rabbia possono essere viste come normali risposte adattive alla situazione che l’individuo sta affrontando. L’eccessiva presenza di queste ultime non deve essere vista necessariamente come la presenza di disturbi o espressione di una malattia, ma è fondamentale essere a conoscenza che un certo livello di depressione e ansia è inevitabile. Tutti questi fattori influenzano lo stato emotivo e la reazione alla malattia. L’elaborazione del trauma psicologico legato alla diagnosi non è immediata: solitamente la remissione clinica non combacia con la remissione psicologica. La guarigione psicologica non è immediata e potrebbero instaurarsi stati di disperazione cronica che devono essere trattati adeguatamente. Esiste quindi una convalescenza fisica ed una convalescenza psichica, spesso ancora più faticosa. È importante per il paziente richiedere l’adeguato supporto per elaborare il trauma conseguente la diagnosi ed imparare a sostenere il peso della malattia. Fondamentale è la condivisione delle emozioni con familiari, imparare a sviluppare modalità adattive di gestire la malattia, per dare un senso a quanto è accaduto, a ritrovare un senso di speranza e ottimismo verso il futuro.

Sensibilizzazione

Campagne di informazione e iniziative di sensibilizzazione svolgono un ruolo chiave nell’educare la popolazione sull’importanza della prevenzione e dello screening oncologico. Avere popolazioni informate significa aumentare la probabilità che i cittadini adottino comportamenti preventivi e partecipino a programmi di screening.

Benefici psicologici

La consapevolezza di aver adottato misure preventive può avere effetti positivi anche dal punto di vista psicologico, riducendo l’ansia e lo stress legati al timore di sviluppare un cancro. Questo senso di controllo sulla propria salute può migliorare il benessere generale dell’individuo. In conclusione, la prevenzione oncologica è una strategia complessa che coinvolge non solo i singoli cittadini ma l’intero tessuto sociale e sanitario. È un investimento nella salute pubblica che porta benefici a lungo termine, riducendo l’incidenza dei tumori, migliorando l’esito dei trattamenti e la qualità della vita dei pazienti, oltre a ottimizzare l’uso delle risorse economiche. Promuovere la prevenzione significa quindi agire su più fronti per costruire una società più sana e resiliente di fronte alle sfide poste dal cancro.

FARE UNA CORRETTA PREVENZIONE

   Una corretta prevenzione oncologica si basa su diverse strategie che mirano a ridurre il rischio di sviluppare il cancro.

La prevenzione può essere primaria, cercando di evitare l’insorgenza del cancro, o secondaria, focalizzandosi sulla diagnosi precoce e il trattamento tempestivo dei tumori in fase iniziale. Ecco alcuni passi fondamentali per una prevenzione oncologica efficace:

1. Adottare uno Stile di Vita Sano

Non fumare: Il fumo è il principale fattore di rischio per molti tipi di cancro, inclusi quelli del polmone, della bocca, della gola, del pancreas e della vescica.

Limitare il consumo di alcol: Il consumo eccessivo di alcol è un fattore di rischio per diversi tumori, come quelli del fegato, della bocca, della gola e del seno.

Mantenere un peso corporeo salutare: L’obesità è associata a un rischio maggiore di vari tipi di cancro, tra cui quello del seno, del colon-retto, dell’endometrio, del rene e dell’esofago. Seguire una dieta equilibrata: Consumare molta frutta e verdura, limitare il consumo di carne rossa e carni lavorate, e preferire cibi con bassi livelli di grassi saturi e zuccheri.

Praticare attività fisica regolare: L’esercizio fisico può aiutare a mantenere un peso corporeo salutare e ridurre il rischio di cancro al seno, al colon e all’endometrio.

2. Protezione e Prevenzione

Proteggersi dal sole: L’esposizione eccessiva ai raggi UV è il principale fattore di rischio per il melanoma e altri tipi di cancro della pelle. Usare creme solari, indossare indumenti protettivi e evitare il sole nelle ore più calde.

Vaccinazioni: Vaccinarsi contro virus oncogeni come l’epatite B (che può causare il cancro al fegato) e il Papillomavirus umano (HPV) (associato al cancro del collo dell’utero, della gola, dell’ano e dei genitali).

3. Screening e Controlli Regolari

– Pap test e HPV test: Per le donne, per la prevenzione del cancro cervicale;

– Mammografia: Per la diagnosi precoce del cancro al seno nelle donne di età superiore ai 40-50 anni.

3.1 Screening del colon-retto: mediante la ricerca del sangue occulto nelle feci e/o colonoscopia, a partire dai 50 anni o prima per chi ha una storia familiare.

3.2 Esami della pelle: per rilevare precocemente melanomi e altri tipi di cancro della pelle.

4. Evitare Esposizioni Nocive

– Limitare l’esposizione a inquinanti ambientali: Come l’amianto, il radon e sostanze chimiche industriali cancerogene;

– Praticare sesso sicuro: Per ridurre il rischio di infezioni trasmesse sessualmente che possono aumentare il rischio di certi tipi di cancro.

5. Informazione e Consapevolezza

– Educazione alla salute: Informarsi sui fattori di rischio specifici e su come ridurli; – Consulenza genetica: per coloro che hanno una storia familiare di cancro, valutare la possibilità di consulenza genetica e test genetici.

   Ricordate che la prevenzione oncologica è un processo proattivo. Consultare regolarmente il proprio medico, partecipare agli screening raccomandati e adottare uno stile di vita sano sono passi chiave per ridurre il rischio di sviluppare il cancro.

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