TUMORE ALLA PROSTATA

Il tumore alla prostata è tra i tumori più frequenti negli uomini, con circa 36mila nuovi casi all’anno. La prostata è una ghiandola del sistema riproduttivo maschile; si trova tra la vescica e il retto. La sua funzione è produrre un fluido che fa parte dello sperma.

Tra i segni che fanno pensare alla presenza di un cancro alla prostata vi sono:

• Minzione frequente, soprattutto notturna

• Flusso di urina debole o interrotto

• Bruciore e dolore alla minzione

• Difficoltà a iniziare o completare lo svuotamento della vescica

• Presenza di sangue nelle urine e nello sperma

• Dolore persistente alla schiena o al bacino

• Vertigini, tachicardia, sensazione di spossatezza

Molti di questi sintomi possono essere legati anche ad una ipertrofia prostatica benigna (aumento di volume della prostata). Sarà il medico, attraverso varie indagini, ad effettuare una diagnosi.

PRINCIPALI COMPLICANZE DEL TUMORE ALLA PROSTATA

Dopo un intervento di prostatectomia radicale, qualunque sia l’intervento effettuato, le complicanze maggiori sono l’incontinenza urinaria e la disfunzione erettile. Si definisce incontinenza urinaria “la perdita involontaria di urina in luoghi e momenti non appropriati, che rappresenta un problema sociale o igienico e che sia oggettivamente dimostrabile” (ICS,2004). Solitamente si tratta di una incontinenza da sforzo: si ha perdita di urina dopo sforzi (colpo di tosse, sollevamento di un peso, ecc.)

Quali sono i fattori maggiori di rischio per l’incontinenza? Il tasso di incontinenza post prostatectomia radicale sembra dipendere da diversi fattori tra cui:

• l’età: con il progredire degli anni vi è una diminuzione fisiologica della continenza

• l’indice di massa corporea: obesità

• la lunghezza uretrale

• il volume della prostata

• lo stato di continenza preoperatoria

• l’insufficienza sfinteriale preoperatoria

• inattività: i pazienti che praticano sport hanno una muscolatura migliore e, quindi, un maggiore controllo della funzione urinaria

In generale, dopo prostatectomia radicale gli uomini con età < 50 anni mostrano una capacità di recupero della continenza migliore rispetto agli uomini con età > di 70 anni. Perché accade? Dopo un intervento di asportazione della prostata insieme ad essa viene anche asportata una parte di uretra, per cui diminuisce la capacità di continenza dovuto ad un danno anatomico dello sfintere. L’unico meccanismo che si ha per recuperare la continenza è l’attivazione dei muscoli del pavimento pelvico. Compito del fisioterapista è far prendere coscienza al paziente dei i muscoli del pavimento pelvico, così da accelerare il recupero della continenza, e indicargli esercizi per aumentare la forza di questa muscolatura. Ma.. cos’è il pavimento pelvico? È un insieme di muscoli e altri tessuti che, come un’amaca, uniscono l’osso pubico all’osso sacro e fungono da sostegno per vescica e intestino; sono, inoltre, attraversati da retto e uretra. Il pavimento pelvico ha un ruolo fondamentale per le funzioni sessuali, la vescica e l’intestino.

IMPORTANZA DELL’ATTIVITA’ FISICA NELLE PATOLOGIE TUMORALI

Un supporto fondamentale durante la terapia oncologica, ed in seguito a questa, è rappresentato dall’attività fisica. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità bisognerebbe svolgere almeno 150-300 minuti a settimana di attività fisica aerobica (corsa, camminata, cyclette,ecc.) di intensità moderata e almeno 75-150 minuti di attività vigorosa (palestra, ecc.).

L’attività fisica è fondamentale nel programma di riabilitazione per:

  • Rinforzare il sistema immunitario
  • Ridurre il senso di fatica durante i trattamenti oncologici
  • Migliorare forza, equilibrio e coordinazione
  • Ridurre lo stress e migliora l’umore
  • Acquistare nuovamente fiducia in se stessi e consapevolezza del proprio corpo
  • Ridurre il rischio di recidiva della malattia e aumentare la sopravvivenza
  • Aiutare a contrastare gli effetti collaterali delle terapie, come l’osteoporosi e le artralgie.

I numerosi studi condotti finora sono concordi nel dire che l’esercizio regolare riduce il rischio di recidiva in diversi tumori e aumenta la sopravvivenza; gli studi più importanti sono rivolti principalmente al tumore della mammella, del colon-retto, della prostata e delle ovaie. Dopo il tumore si consiglia di intraprendere attività sportive che allenino la muscolatura, la coordinazione (tipo pilates, nuoto, ecc.) e la respirazione (tipo yoga, Qi gong, ecc.): è importante svolgere attività che danno benessere sia al fisico che alla mente, dato che la patologia tumorale incide anche sull’umore e sulla gestione dello stress.

INDICAZIONI GENERALI PER UNA CORRETTA ESECUZIONE DEGLI ESERCIZI

• A differenza di quanto si legge spesso online, interrompere spesso il getto di urina durante la minzione (fare la pipì) non è un esercizio utile per il recupero della continenza. Faremo questo esercizio solo per comprendere come attivare i muscoli!

• Anche svuotare spesso la vescica non è utile

• Attenzione, durante gli esercizi, a contrarre i muscoli giusti! Non bisogna contrarre i glutei e gli addominali.

• Svolgere gli esercizi sia nel pre- che post-operatorio, per aumentare la forza muscolare e la consapevolezza della zona pelvica.

• Nel post- operatorio vanno iniziati subito dopo la rimozione del catetere

• Bisogna contrarre la zona muscolare alla base e intorno al pene

Attenzione!

Eseguite gli esercizi a vescica vuota. Durante tutti gli esercizi mettete la mano destra sull’ombelico: fate attenzione a non “stringere” troppo gli addominali (i muscoli della pancia). Prestate attenzione anche a non stringere i glutei e i muscoli dell’interno coscia (a meno che non venga richiesto durante l’esercizio).

Importante

Oltre agli esercizi per il pavimento pelvico, fondamentali sono gli esercizi di respirazione. Il diaframma addominale è il muscolo principale della respirazione, (posto subito sotto le vostre coste!) e lavora insieme ai muscoli pelvici.

Gli esercizi di seguito indicati non sostituiscono il parere di un medico/fisioterapista specializzato.

GALLERIA ESERCIZI

 

Laureata in fisioterapia con lode presso l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli nel 2016. Ha proseguito gli studi conseguendo il diploma quinquennale di Osteopatia presso l’A.T. Still Academy nel 2022. Ha seguito e ultimato corsi di specializzazione sulla riabilitazione ortopedica di spalla, sul Linfodrenaggio manuale metodo Vodder e l’integrazione del metodo Pilates nella riabilitazione. Sta seguendo corsi di specializzazione per la riabilitazione del pavimento pelvico. Lavora come libero professionista

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