INDICAZIONI DIETETICHE IN CASO DI DIABETE

     Il diabete è una malattia caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) a causa di un’ alterata quantità o funzionalità dell’insulina. Corretto frazionamento dei pasti: per ottenere un buon controllo glicemico sono necessari 3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) e, 2 o 3 spuntini (metà mattina, metà pomeriggio, dopo cena); Consumare cereali o loro derivati in tutti i pasti, preferibilmente integrali (la fibra alimentare permette di controllare l’incremento postprandiale della glicemia). Le patate vanno assunte con moderazione; Frutta e verdure: ricche di fibre, vitamine, sali minerali e antiossidanti. Si consiglia di assumere ad ogni pasto una porzione abbondante di verdura (sia fresca che surgelata) e 2 porzioni al giorno di frutta di stagione, preferibilmente allo spuntino accompagnata sempre da un carboidrato complesso (es. fetta biscottata integrale). Se possibile, consumarla con la buccia e limitare il consumo di uva, loti, fichi e banane; Incrementare il consumo di legumi: possiedono un basso indice glicemico, contengono carboidrati complessi, proteine vegetali, sono ricchi di fibra e poveri di grassi; Alimenti da evitare o limitare: Zucchero, fruttosio, glucosio, maltosio, miele, alimenti e bevande confezionati con aggiunta di zucchero: marmellate, cioccolato, caramelle, prodotti di pasticceria, biscotti in genere, torte, budini, gelati, sciroppi, prodotti dietetici per diabetici, tutti quei prodotti con la dicitura “senza zuccheri aggiunti”, birra, vino dolce, superalcolici, liquori, digestivi, aperitivi. Adottare uno stile di vita attivo: svolgere un’attività fisica adeguata e regolare migliora il controllo glicemico e la sensibilità all’insulina.

RACCOMANDAZIONI IN CASO DI IPOGLICEMIA:

 Assumere subito 15 g di zuccheri a rapido assorbimento a scelta tra zollette di zucchero, miele, succhi di frutta o bevande zuccherate

INDICAZIONI DIETETICHE IN CASO DI IPERCOLESTEROLEMIA

L’ipercolesterolemia è un eccesso di colesterolo nel sangue, in particolare di quello che viene definito “colesterolo cattivo” ovvero lipoproteine a bassa densità (LDL). Tale condizione rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Consumare preferibilmente alimenti ricchi di fibre quindi cibi integrali, frutta, verdura e legumi. Aumentare il consumo di pesce, in particolare quello azzurro ricco di acidi grassi Omega-3 e Omega-6; Ridurre il consumo di grassi animali come burro, lardo, strutto, tuorlo d’uovo, formaggi grassi, carni grasse, frattaglie; Scegliere cotture semplici, al vapore, al forno, alla griglia, al cartoccio ed evitare le fritture; Utilizzare l’olio d’oliva extravergine per condire le pietanze; Adottare uno stile di vita attivo.

INDICAZIONI DIETETICHE IN CASO DI IPERTRIGLICERIDEMIA

Per ipertrigliceridemia si intende la presenza di trigliceridi (TG) in eccesso nel circolo sanguigno. I valori ideali (a digiuno) devono essere inferiori a 150 mg/dl. Seguire un’alimentazione ricca in fibre: consumare ogni giorno 2-3 porzioni di verdura cruda o cotta, incrementare il consumo di legumi e preferire i cereali integrali; Ridurre il consumo di zuccheri semplici: limitare il consumo di zucchero, miele e marmellata, dolci, biscotti, bevande zuccherate; Attenzione alla frutta: massimo 2 porzioni al giorno; Evitare o limitare il consumo di alcool; Adottare uno stile di vita attivo.

INDICAZIONI DIETETICHE IN CASO DI IPERTENSIONE

Nella prevenzione e nel trattamento dell’ipertensione arteriosa è necessario ridurre il consumo di sodio (nell’alimentazione il sale ne è la fonte principale). Limitare il consumo di: salumi, pesce conservato e/o affumicato, carni in scatola, alimenti preconfezionati, formaggi stagionati (limitare il consumo di parmigiano), conserve alimentari salate, dadi e salse, prodotti del commercio (merendine e snack), pizza (1 volta a settimana); Preferire prodotti iposodici; Ridurre il sale impiegato in cucina e preferire l’utilizzo di aromi e spezie naturali per dar gusto ai cibi poco salati; Prestare attenzione alle etichette dei cibi preconfezionati.

INDICAZIONI DIETETICHE IN CASO DI IPERURICEMIA

L’uricemia alta è una condizione medica che si verifica quando il livello di acido urico nel sangue è troppo elevato. E’ importante ridurre le purine: Alici, acciughe, sardine, aringa, sgombri, cozze, fegato, selvaggina (elevato contenuto di purine); Carni, pollame, pesce, ostriche, gamberi, granchi, crostacei, salumi, insaccati, piselli, fagioli, lenticchie, asparagi, spinaci, cavolfiori, funghi, arachidi, prodotti integrali (medio contenuto di purine); latte, uova, formaggi, verdure, ortaggi, frutta, pasta e gli altri cereali (basso contenuto di purine). Ridurre l’intake proteico giornaliero; Eliminare l’alcool; Moderare l’intake di fruttosio: il fruttosio è uno zucchero che peggiora il metabolismo dell’acido urico e ne favorisce l’accumulo.

INDICAZIONI DIETETICHE IN CASO DI REFLUSSO GASTROESOFAGEO

La Malattia da Reflusso Gastroesofageo è una condizione molto frequente nella popolazione, caratterizzata da episodi ripetuti di risalita del contenuto gastrico verso l’esofago. Masticare bene e mangiare lentamente al fine di facilitare la digestione; Frazionare l’alimentazione in 5 pasti (3 principali e 2 spuntini) al fine di limitare le ore di digiuno tra un pasto e l’altro evitando un eccessivo accumulo di succhi gastrici; Evitare l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi durante i pasti, gli stessi vanno sorseggiati lentamente nel corso della giornata; Evitare cibi e bevande troppo caldi o troppo freddi; Privilegiare un’alimentazione a basso contenuto di grassi; Utilizzare metodi di cottura semplici, evitando fritture, soffritti, piatti pronti ed elaborati; Valutare la tolleranza a frutta e verdura: generalmente gli alimenti meno tollerati sono il pomodoro e gli agrumi; Bevande: Preferire acqua liscia non gassata. Evitare il consumo di caffè (anche decaffeinato), tè, bevande gassate, bevande contenenti cola, bevande zuccherate, succhi di frutta. Limitare al minimo alcolici e superalcolici, compresi vino e birra.

REGOLE COMPORTAMENTALI: Smettere di fumare; Evitare di indossare vestiti troppo aderenti o cinture strette in vita; Durante il pasto, mantenere una postura eretta; dopo i pasti, aspettare almeno 1-2 ore prima di stendersi ed evitare di flettere il busto in avanti; in caso di necessità mantenere il busto sollevato di almeno 30 gradi; Adottare uno stile di vita attivo: una camminata di 30-60 minuti subito dopo il pasto favorisce la digestione e riduce l’esposizione acida post- prandiale, mentre l’attività fisica intensa (corsa, ciclismo, esercizi di forza) è sconsigliata.

INDICAZIONI DIETETICHE IN CASO DI INSUFFICIENZA RENALE

Le malattie croniche renali sono patologie che, nella loro evoluzione progressiva, portano alla condizione irreversibile di insufficienza renale, cioè all’incapacità delle reni di svolgere la funzione di ‘filtro’, depurando l’organismo dalle scorie e dai sali minerali in eccesso. Occorre ridurre la quantità di alimenti proteici soprattutto di origine animale (carne, pesce, uova, salumi, formaggi e latticini) e in misura minore di quelli ricchi di proteine vegetali (legumi), e, laddove necessario, preferire cibi ‘aproteici’; Fare attenzione ai valori di sodio, potassio e fosforo; N.B.: In caso di insufficienza renale, la dieta riveste un ruolo fondamentale; essa va studiata con un esperto nutrizionista al fine di mantenere o raggiungere da un lato un peso ideale e dall’altro ridurre l’apporto di proteine, sodio (sale), potassio e fosforo, senza creare malnutrizione o carenze nutritive.

INDICAZIONI DIETETICHE IN CASO DI DIARREA

Nelle fase acuta della diarrea, è consigliabile un maggior controllo della dieta, considerato che alcuni alimenti, infatti, possono irritare l’intestino, mentre altri tendono ad aiutare a diminuire i sintomi. Mantenere una buona idratazione quotidiana; Ridurre il consumo di zuccheri semplici; Ridurre il consumo di grassi saturi; Ridurre il consumo di alimenti che contengono fibre e lattosio; Frutta e verdura fresche sono da evitare in fase acuta, ma possono essere consumate se centrifugate in quanto perdono quasi totalmente la fibra e sono utili per mantenere un introito di liquidi e sali minerali adeguato; va comunque verificata la tollerabilità; Preferire metodi di cottura semplici, come quella a vapore, griglia o piastra, etc., anziché la frittura; Da ridurre invece bevande irritanti, per esempio il caffè o le bevande frizzanti e zuccherate, l’alcol, gli alimenti ultra processati, come quelli in scatola, le verdure crude, la cipolla, gli agrumi, i cibi fritti o conditi con burro o spezie, le carni grasse e i dolci.

Dr.ssa Martina Chiurazzi, laureata in “Scienza dell’Alimentazione” presso l’Azienda Università degli Studi di Napoli “Federico II”, si prende cura dei pazienti affetti da diverse patologie (es. obesità, dislipidemia, diabete, ipertensione, disturbi alimentari, malattie renali, ecc.). Ha anche esperienza in “in vitro” e protocolli sperimentali “in vivo”, nonché nella ricerca umana e insegnamento. Ha pubblicato 25 articoli (24 articoli internazionali e 1 giornale nazionale) ed è autrice di 58 abstract presentati convegni internazionali e nazionali, riguardanti il ​​campo della fisiologia, oncologia, nutrizione in vari ambiti, COVID-19. Inoltre, nel 2018/2019, si è scritta alla School of Medicine della Yale University (333 Cedar Street- New Haven (CT)) ricercando i meccanismi coinvolti nella regolamentazione del omeostasi energetica e del glucosio. Da aprile 2021 ad aprile 2023 ha ricevuto assegno di ricerca in nutrizione presso il dipartimento di oncologia dell’AORN Antonio Cardarelli (Via A. Cardarelli 9, 80131 NA) occupandosi di pazienti affetti da cancro.

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